Accoltellò il vice ispettore della Polizia di Stato Christian Di Martino: chiesti 13 anni per l’aggressore

poliziotto Di Martino

Accoltellò il vice ispettore della Polizia di Stato Christian Di Martino – la procura chiede 13 anni e 4 mesi per Hasan Hamis

Hasan Hamis, accusato di aver tentato di uccidere l’agente di polizia Christian Di Martino con diverse coltellate l’8 maggio 2024, rischia una condanna a 13 anni e 4 mesi.

La richiesta è stata avanzata dalla procura di Milano nel processo con rito abbreviato. Oltre al tentato omicidio, Hamis deve rispondere di resistenza a pubblico ufficiale, lesioni ad altri due poliziotti, porto abusivo di coltello, aggressione a una passante colpita alla testa da un sasso, attentato alla sicurezza dei trasporti per il lancio di pietre contro i treni in corsa, e false dichiarazioni sull’identità.

Accoltellò il vice ispettore della Polizia di Stato Christian Di Martino: le scuse dell’imputato e il rifiuto della perizia psichiatrica

Durante il processo, presieduto dal gup Silvia Perrucci, Hamis, 37 anni, si è dichiarato pentito, attribuendo le sue azioni a uno stato di disagio e tensione costante. Tuttavia, il giudice ha respinto la richiesta della difesa di una perizia psichiatrica sull’imputato.

Hamis ha un passato segnato da alias e precedenti penali per reati contro le persone e il patrimonio, oltre a resistenza a pubblico ufficiale. La sentenza di primo grado è attesa per il 23 gennaio.

La ricostruzione dei fatti

L’aggressione si è consumata davanti alla stazione di Milano Lambrate. Durante un tentativo di fermo, Hamis è stato colpito dai poliziotti con un taser, ma la scarica elettrica non ha avuto effetto a causa del giubbotto imbottito che indossava. È seguita una colluttazione durante la quale l’imputato ha estratto un coltello da cucina con una lama di 20 centimetri, colpendo Di Martino con tre fendenti alla schiena.

Due delle coltellate hanno raggiunto organi vitali, causando una grave emorragia. Il vice ispettore, trasportato in codice rosso all’ospedale Niguarda, è stato operato d’urgenza. Per salvarlo sono state necessarie 70 trasfusioni di sangue, vista la compromissione di organi come il rene e il duodeno e i gravi danni ai grandi vasi toracici e addominali.

Il contesto e le conseguenze

L’aggressione di Hamis ha provocato grande allarme per la sicurezza pubblica. Il caso si inserisce in un clima di crescente attenzione verso la gestione dei soggetti pericolosi e il ruolo delle forze dell’ordine. La sentenza imminente rappresenterà un importante momento di verifica per la giustizia e per la tutela degli operatori di sicurezza.

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