Questione di centimetri. E la lama del coltello avrebbe probabilmente colpito in pieno volto il capo pattuglia del nucleo radiomobile dei carabinieri di Thiene.
La scena sembra attinta dalla trama di un film d’azione. La realtà è la crudezza dell’azione. Un gesto che avrebbe potuto avere gravi conseguenze. Protagonista, all’interno del comando della compagnia carabinieri di Thiene, ieri notte poco dopo l’una, il 42enne algerino Adel Gouasmia, già noto alle forze dell’ordine per reati connessi allo spaccio di sostanze stupefacenti.
Per l’uomo, residente in città, il pm di turno Barbara De Munari ha disposto l’accompagnamento al carcere di San Pio X. L’arresto sarà convalidato dal giudice nei prossimi giorni. Gouasmia, dovrà rispondere di violenza, resistenza e lesioni aggravate a pubblico ufficiale.
Teatro del ferimento gli uffici del comando di via Lavarone. Qui è esplosa la violenta aggressione verso i militari. I particolari di una notte concitata sono al vaglio del magistrato. Il bilancio è di due carabinieri che sono dovuti ricorrere alle cure del pronto soccorso dell’ospedale di Santorso. Ad avere la peggio è stato il capo pattuglia e vice brigadiere al quale è stata formulata una prognosi di 15 giorni con tre punti di sutura al capo e una ferita al polso destro. Il collega, un appuntato scelto, se l’è cavata con una spalla malconcia. Anche per lui stessa prognosi. La lesione è conseguenza della colluttazione che è seguita al tentativo di fuga del magrebino.
Secondo una prima ricostruzione l’uomo, apparentemente tranquillo, è stato condotto in caserma dai militari del capitano Massimiliano Amato per accertamenti. Poco prima dell’una, la pattuglia del radiomobile di Thiene lo aveva fermato, mentre era al volante di una Fiat Punto, all’altezza del Burger King, lungo la provinciale 349, in via Gombe.
I militari durante il controllo si sono resi conto che l’uomo stava guidando in stato d’ebbrezza alcolica. Da qui la decisione di trasferirlo in caserma per controlli. Durante gli accertamenti, dopo avere rifiutato di essere sottoposto al test alcolemico, l’uomo ha cambiato atteggiamento una volta compreso che stava rischiando il ritiro della patente e il sequestro della vettura. Non più collaborativo, avrebbe cominciato a rivolgersi in maniera pesante verso i due uomini dell’Arma, insultandoli e minacciandoli. Secondo quando trapelato, Gouasmia, mentre i due carabinieri stavano terminando di compilare il verbale, si sarebbe alzato di scatto dalla sedie estraendo un coltello a serramanico che aveva in tasca.
Grazie alla sua prontezza il capopattuglia è riuscito ad evitare il colpo diretto, rimediando però una ferita al capo. Da lì si sarebbe innescato anche il tentativo di fuga dalla caserma da parte dell’algerino. L’uomo, dalla corporatura possente, sarebbe quindi caduto tentando di scavalcare la recinzione che delimita la struttura. Qui è stato nuovamente raggiunto dai carabinieri che l’hanno, a fatica, immobilizzato.