31enne trovato morto in un parcheggio di Modena: archiviazione per i sei carabinieri indagati

Archiviazione per i sei carabinieri indagati

Archiviazione per i sei carabinieri indagati – Si conclude con un’archiviazione la vicenda relativa alla morte di Taissir Sakka, il 31enne tunisino trovato senza vita nell’ottobre 2023 nel parcheggio del Filmstudio 7B a Modena.

Sei Carabinieri erano stati indagati: uno per morte come conseguenza di altro reato e gli altri cinque per presunte lesioni al fratello di Taissir. Tuttavia, il Gip del Tribunale di Modena, Barbara Malavasi, ha archiviato il caso, basandosi sulla consulenza medico-legale che ha stabilito che la morte di Sakka è avvenuta per insufficienza cardiaca improvvisa, aggravata da una patologia preesistente e dalla positività ad alcol e droghe. Non sono stati rilevati segni di violenza capaci di causare il decesso.

La lite fuori dal circolo

L’intera vicenda era iniziata con una violenta lite avvenuta fuori dal circolo Arci di Ravarino, in provincia di Modena. Secondo le testimonianze, il conflitto aveva coinvolto un gruppo di giovani residenti e i fratelli tunisini Taissir e Mohamed Sakka.

L’intervento dei Carabinieri era stato necessario per sedare gli animi. In seguito, Taissir, in evidente stato di ebbrezza, era stato portato in caserma, dove era rimasto per circa 40 minuti. Mohamed aveva poi denunciato presunti pestaggi avvenuti in caserma.

La Procura aveva chiesto l’archiviazione del caso mesi dopo, una richiesta a cui il fratello della vittima, assistito dall’avvocato Fabio Anselmo, si era opposto. Ora è arrivata la decisione definitiva.

Archiviazione per i sei carabinieri indagati: le motivazioni del Gip

Il Gip ha ritenuto non veritiera la versione fornita da Mohamed Sakka, considerandola incongruente e strumentale, volta a incolpare i Carabinieri di un’aggressione mai avvenuta. Gli avvocati difensori dei militari hanno espresso soddisfazione per l’esito: «Le indagini hanno ricostruito in modo approfondito quanto accaduto quella notte, grazie all’analisi di video di sorveglianza, audio della centrale operativa e consulenze medico-legali.

È stato dimostrato che i Carabinieri sono intervenuti per prevenire l’escalation di una lite tra i fratelli Sakka e un gruppo di giovani minorenni, procedendo poi con una sanzione amministrativa per ubriachezza molesta».

Non ci sono state violenze né arresti illegali. Gli avvocati hanno sottolineato che questa archiviazione rappresenta una vittoria per i militari coinvolti, che per un anno e mezzo hanno affrontato accuse infondate.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

error: Content is protected !!