12 poliziotti sospesi a Verona: il gip «Sfacciata falsità e presa in giro dell’autorità giudiziaria»

Poliziotto

L’ordinanza del giudice delle indagini preliminari (gip) di Verona ha sospeso per un anno dall’attività 12 poliziotti della squadra Volanti a seguito di pesanti accuse. L’ordinanza afferma che questi agenti hanno mostrato “evidente propensione alle attività illecite”, una “pretendeva convinzione di impunità” e hanno persino “preso in giro l’autorità giudiziaria rendendo interrogatori infarciti di falsità”.

Sono stati accusati di “vessazioni, soprusi e umiliazioni ai danni di soggetti fragili” e di “falsificazioni di verbali”. Anche durante gli interrogatori successivi al loro arresto, alcuni di loro avrebbero negato l’evidenza e inventato storie fantasiose.

La motivazione principale della sospensione è stata la preoccupazione che, se rimanessero in servizio, questi agenti potrebbero commettere ulteriori reati. La decisione si basa su un “quadro indiziario più che grave” nei loro confronti, ed è giustificata dalle “esigenze cautelari di natura ‘special-preventiva’”.

La sospensione è stata vista come la misura minima, proporzionata e sufficiente per prevenire il pericolo di reiterazione dei reati.

L’inchiesta si concentra su presunti abusi nella Questura di Verona e ha portato all’arresto di cinque agenti in servizio alla Squadra Volanti, accusati anche di tortura. Oltre a questi cinque, altri 17 agenti erano stati oggetto di richiesta di sospensione, ma solo 12 di loro sono stati effettivamente sospesi per un anno dall’attività.

La gip ha spiegato che il fatto che gli agenti fossero stati trasferiti in altre sedi non impedirebbe loro di tornare a svolgere servizio nell’Ufficio Volanti o in compiti che comportano il controllo del territorio e il contatto con soggetti fermati o arrestati, potenziali vittime di “maltrattamento”.

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